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Immagine del redattorePanta Rei

I Regi Lagni nel 1900.





Per tutte le popolazioni che abitarono la Campania, il problema delle acque rappresentò sempre più una grave preoccupazione. Già gli imperatori romani si erano resi conto di questo grave inconveniente, ordinando la costruzione di grandi canali di scolo, detti “fosse subscivae”. Nerone aveva progettato la costruzione di un grande canale navigabile, che potesse servire, oltre che per lo scolo delle acque sotterranee, a collegare il porto di Pozzuoli e quello di Ostia, seguendo il corso della via Domitiana. Purtroppo l’imperatore non riuscì a portare a termine l’opera iniziata e dopo la sua morte tutto si fermò. Successivamente, per arrivare alla prima opera di bonifica dei Regi Lagni, corredata da calcoli e progetto, dobbiamo aspettare il 1539, nel periodo del Viceregno spagnolo. 

Nei pressi di Casal di Principe, il Clanio si divideva in due rami; abbandonato il primo tratto a Nord, si provvide a canalizzare le acque del Clanio nel ramo a Sud, rettificandone ed allargandone il corso, in modo tale che esso potesse giungere direttamente al mare, senza passare per il lago Patria. Dopo questi interventi passarono circa due secoli, prima che venisse ripresa la bonifica ad opera dei Borboni. I motivi che avevano fatto slittare di tanto tempo la realizzazione di quest’opera così importante, erano tanti e di genere diverso. Finalmente Ferdinando II di Borbone continuò l’opera di Bonifica, rialzando le terre depresse, canalizzando entrambi i lati dei regi lagni e, soprattutto, cercando di arginare, da Capua al mare, le rive del Volturno, che, durante le piene, provocava rovinose inondazioni. Infatti il Volturno, il maggior fiume della nostra regione, ha una portata d’acqua estremamente variabile ed un corso molto tortuoso. Ai primi del ‘900 si cercò di risolvere definitivamente questo problema, ma l’opera si dimostrò ardua ed estremamente complessa: solo in parte, si riuscì ad arginare il Volturno, viste alcune successive inondazioni nel 1938, 1949 e nel 1969.

Quest’immagine è rappresentativa del periodo aureo dei Regi Lagni. Purtroppo ad oggi questo periodo è ormai finito e ci troviamo in una situazione catastrofica.

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